Altavilla, piazza di spaccio gestita dal carcere: confermate le misure cautelari

Restano in carcere il narcotrafficante, sua moglie e suo nipote con le accuse di associazione

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Altavilla Irpina.  

di Paola Iandolo 

Piazza di spaccio gestita dalla cella del carcere di Bellizzi: confermate le misure cautelari in carcre dai giudici del tribunale del Riesame di Napoli per A.M.,sua moglie T.P e suo nipote V.D.A. L'avvocato Gaetano Aufiero aveva impugnato la misura ottenuta dalla Procura di Avellino e dalla Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di tre dei cinque indagati. 

Le indagini della Squadra Mobile di Avellino 

L’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Henry John Woodcock e Luigi Iglio, ha consentito di far luce su un sodalizio criminale con un'organizzazione rudimentale con base operativa ad Altavilla Irpina, dedita alla distribuzione di cocaina, hashish e marijuana. Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale operava principalmente ad Altavilla Irpina e sarebbe stato capeggiato da A. M. figura centrale nel traffico di droga e detenuto in carcere, avrebbe rifornito oltre il Vallo di Lauro e la Valle Caudina

E’ quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino, che nel corso delle indagini oltre alle intercettazioni hanno anche eseguito servizi di osservazione e sequestri. Infatti gli agenti della Squadra Mobile della Sezione Antidroga di Avellino, nel corso delle indagini, hanno sequestrato quasi cinque chili di cocaina e 235 mila euro. Tutti gli indagati,nel corso dell’interrogatorio di garanzia, avevano deciso di non rispondere alle domande del Gip Lorenzo Corona.