di Paola Iandolo
Ha respinto tutte le accuse, sostenendo perfino "di non conoscere neppure Francesco Mazzariello". Il quarantenne S.G, originario di Aiello Del Sabato, difeso dal penalista Rolando Iorio, finito agli arresti domiciliari per il raid contro la vettura del presidente del consiglio comunale di Atripalda, ha respinto tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Durante l'interrogatorio di garanzia ha chiarito di essere totalmente estraneo alla vicenda. Intanto il suo difensore dopo l'interrogatorio sta già lavorando al riesame.
La ricostruzione
I militari la notte dell'incendio divampato all'auto del consigliere provinciale Franco Mazzariello notano una Panda. Scatta un inseguimento della vettura, che però viene abbandonata dal malvivente che riesce a far perdere le sue tracce, procedendo a piedi. I sospetti ricadono su S.G. Un'ora dopo i carabinieri sono a casa di S.G. L’uomo è in casa ed è in pigiama. Nel corso della perquisizione i militari dell’Arma sequestrano degli indumenti delle scarpe. Sarebbe questo l'elemento ad incastare S.G.. Una striscia colorata nelle scarpe di una nota marca, che incastrerebbero l’uomo. Tutto visionato dalle telecamere di sorveglianza della zona acquisite dai Carabinieri. Altro elemento raccolto dai carabinieri contro S.G: Il primo aprile, infatti, nei pressi del carcere di Bellizzi, il quarantenne viene fermato a bordo di una vettura condotta da una donna, incensurata, e un ragazzo. Nel cofano della stessa erano contenute due taniche di benzina. Per gli inquirenti l’ipotesi che preparasse un nuovo raid. Per la difesa solo il tentativo di aiutare una familiare della donna rimasta a piedi con la sua vettura.