di Paola Iandolo
Il prossimo 15 giugno avrebbe compiuto 35 anni e si era trasferito a Milano per costruire il suo futuro accanto alla fidanzata, donna che avrebbe sposato la prossima estate, ma la vita del giovane irpino Andrea Di Giacomo, è stata stroncata in via Padova nel pomeriggio di lunedì 17 marzo. Otra i familiari di Andrea attendono che l'autorità giudiziara restituisca la salma per organizzare il rito funebre che si terrà a Montella.
L’incidente
La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di lunedì 17 marzo quando il centauro e un bus si sono scontrati in via Padova all’altezza di un incrocio non lontano dallo svincolo con la A51 Tangenziale Est di Milano. La centrale operativa dell’Agenzia regionale di emergenza urgenza ha inviato un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. Le condizioni del 34enne sono apparse fin da subito gravissime. Al momento dell’intervento dei soccorsi, l’uomo era privo di sensi: è stato accompagnato in arresto cardiaco al pronto soccorso del Niguarda, dove è morto poco dopo il ricovero.
I rilievi per accertare la dinamica dello schianto sono stati effettuati dalla polizia locale di Milano. Alla base dello schianto potrebbe esserci una mancata precedenza a destra, ma gli agenti del comandante Gianluca Mirabelli sono al lavoro per far luce su ogni istante e manovra che ha determinato la tragedia di lunedì. Il bus, stando a quanto emerso, stava avanzando in direzione periferia quando, arrivato all’incrocio che porta a Cascina Gobba, avrebbe svoltato a sinistra. Qui l’impatto con la moto guidata dal 34enne che viaggiava invece in direzione del centro. A chiamare i soccorsi è stato lo stesso conducente del pullman - indagato per omicidio stradale - risultato negativo sia all'alcoltest che agli accertamenti sugli stupefacenti.