di Paola Iandolo
Inquinamento dei terreni adiacenti agli impianti di depurazione Asidep con piombo, idrocarburi pesanti e zinco. I pubblici ministeri Teresa Venezia e Paola Galdo hanno chiuso le indagini su diverse condotte violative del codice ambientale. Ora gli indagati, G.M.C.in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione e poi in veste di liquidatore, D. C. in qualità di liquidatore Asidep, I.S. in qualità di direttore tecnico dell’Asidep, rischiano di finire a processo.
Firmati gli avvisi di conclusione delle indagini
I tre hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari sottoscritto dai due pubblici ministeri Paola Galdo e Teresa Venezia. Ora potrebbe essere chiesto il giudizio per loro accusati di non aver osservato le prescrizioni imposte dal decreto dirigenziale di Autorizzazione Integrata Ambientale in quanto non avrebbero effettuato l’autocontrollo dei rifiuti e sulle sostanze chimiche pericolose, sui fanghi prodotti da altri trattamenti di acque reflue industriali e non avrebbero avviato i rifiuti prodotti alle operazioni di smaltimento nei limiti temporali imposti. Dunque avrebbero tenuto i rifiuti in deposito oltre il limite massimo di un anno dalla loro produzione. Violazioni al codice dell’ambiente poste in essere dal dicembre 2023 al luglio 2024 a Calitri, Nusco, Lacedonia, Prata PrincipatoUltra e Luogosano. La pubblica accusa ritiene che gli effluenti prodotti dall’impianto anziché essere convogliati nel fiume Calore, venivano sversati direttamente nei terreni vicini a Calitri. Analoga situazione si sarebbe verificata a Prata Principato Ultra. A causa di un cattivo funzionamento dell'impianto di sollevamento nel 2023 le acque reflue di produzione industriale dal pozzetto sono finite direttamente nel fiume Sabato e nei terreni prospicienti all’impianto di trattamento e depurazione.