Da dodici giorni si ritrova con un traliccio dell'Enel appoggiato al balcone del proprio appartamento e, malgrado le numerose segnalazioni a chi di competenza, nessuno ha mai provveduto a rimuoverlo, ripristinando lo stato dei luoghi. E fu così che, preoccupato per la propria ed altrui incolumità, il signor Stefano D'Apolito di Mugnano del Cardinale ha dovuto far da sè, reinventandosi come elettricista e muratore.
«Il vento forte e i temporali che si sono abbattutti la scorsa settimana sul Mandamento hanno abbattuto il traliccio - racconta Stefano ad Ottopagine - Stiamo parlando di una trave di legno vecchia oltre quarant'anni ed è normale che possa accadere una cosa del genere. Il giorno seguente feci tutto ciò che mi era possibile. Munito di alcuni fili di ferro, salì all'ultimo piano della mia abitazione e cercai di legare il traliccio alla balconata. Ovviamente rischiai non poco in quella circostanza».
Stefano ci racconta anche delle varie segnalazioni effettuate: «Ho chiamato praticamente tutti. In primo luogo, i vigili urbani di Mugnano del Cardinale, che, a loro volta, hanno contattato l'Enel. La società per l'energia elettrica ci ha risposto che in 48 ore al massimo avrebbe risolto il problema». Sono trascorsi 12 giorni da quella telefonata e il traliccio è sempre lì, inclinato ed appoggiato al balcone del signor Stefano D'Apolito.
Una situazione di pericolo per i passanti, come ben evidenziano le fotografie che D'Apolito ci ha concesso. «Ho allertato anche i carabinieri e di mia spontanea volontà ho transennato perchè proprio in quel punto c'è l'ingresso in casa mia. Non voglio che venga fraintesa la cosa, avrei potuto creare problemi a tutti. Ma non posso tenere il traliccio attaccato al mio balcone per sempre», tuona D'Apolito.
Come se non bastasse, è partita anche una segnalazione all'ANAS: «Alcuni giorni fa, in via Nazionale delle Puglie passarono casualmente alcuni dipendenti dell'ANAS. Si fermarono a guardare il traliccio e mi dissero che se ne sarebbero interessati».
Rocco Fatibene