di Paola Iandolo
Dall'avviso di conclusione indagini si evince che si preparerebbe a chiedere il processo anche per associazione a delinquere nei confronti di una parte degli indagati. Precisamente nei confronti dell'ex sindaco Gianluca Festa considerato "promotore del sodalizio", da F.G. "organizzatore che in quanto stretto collaboratore di Festa, avrebbe tenuto i contatti con gli imprenditori legati al comune di Avellino da contratti di appalto, di ricevere materialmente dagli stessi somme di denaro che venivano corrisposte a titolo di contropartita per l'aggiudicazione dei contratti e per essere favoriti nella gestione del rapporto contrattuale ", F.S. "partecipe del sodalizio, nella sua qualità di dirigente del comune di Avellino, che in quanto presidente della commissione di esame, procurando illecitamente le domande previste per lo svolgimento della prova d'esame", G.M. partecipe del sodalizio, in qualità di dirigente comunale, preposto al settore finanze " firmando una serie di determine aventi oggetto impegni di spesa posti a carico del comune di Avellino, in occasione dell'evento tenuto a febbraio scorso in città, organzzato da soggetti privati, al di fuori di una specifica copertura in bilancio, senza un impegno contrattuale assunto dall'ente locale, all'insaputa dei singoli settori amministrativi competenti.
La vicenda del personal computer
All'ex sindaco Festa, gli inquireinti contestano il peculato per aver fatto sparire il personale computer in qualità di pubblico ufficiale dalla sua stanza. Un computer comunale del quale se ne sarebbe appropriato portandolo via dal suo ufficio il 5 marzo 2024 e non restituendolo più all'amministrazione comunale.
Le difese
Ora gli avvocati - Marino Capoine, Gaetano Aufiero, Ennio Napollilo, Nicola Quatrano, Luigi Petrillo, Giuseppe Saccone, Fabio Viglione, Salvatore Operetto, Domenico Carchia, Angelo Iandolo, Francesco Iandoli, Valeria Verrusio, Gerardo Di Martino e Teodoro Reppucci - dopo i venti giorni di tempo, potranno presentare eventuali memorie difensive per i loro assistiti. Solo dopo la procura guidata da Domenico Aiorma, potrà chiedere un eventuale e probabile richiesta di rinvio a giudizio.