Avellino, furto al bar Mivida: obbligo di dimora per il 23enne extracomunitario

Le indagini della polizia continuano per identificare il complice tutt'ora libero

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

 Obbligo di dimora nel comune di residenza e divieto di lasciare la propria abitazione dalle 21 alle 7 del mattino. Il giudice monocratico del Tribunale di Avellino ha convalidato l’ arresto del ventitreenne extracomunitario sorpreso dagli agenti delle Volanti in un armadietto del laboratorio del bar Mivida di Via Dante, dove insieme ad un complice (in corso di identificazione da parte della Polizia) si era introdotto per rubare sigarette e gratta e vinci dopo aver forzato una delle potte di accesso al locale.

Questa mattina il ventitreenne, assistito dagli avvocati Loredana Derisi e Giacomo Sorrentino, è comparso davanti al giudice monocratico nell’udienza per direttissima. La Procura di Avellino aveva invocato nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. Ma considerato lo stato di incesuratezza, la misura applicata dovrebbe anche evitare che possa uscire durante la notte. I difensori hanno chiesto i termini a difesa, per cui l’udienza è slittata al prossimo 13 gennaio. Il giovane non avrebbe dato indicazioni sul suo complice ed è stato arrestato in flagranza di reato. Le indagini per accertare eventuali collegamenti con altri raid avvenuti nella stessa notte sono in corso.