di Paola Iandolo
Assolto perché il fatto non costituisce reato. Con questa formula è stato assolto G.G. Il noto detective avellinese non era finito nei guai per attività legate al lavoro che ormai da trenta anni lo vede impegnato, ma era finito a processo per una “tromba bitonale”, come quella in uso alle forze dell’ordine, rinvenuta all’interno della sua autovettura a seguito di perquisizione e controllo da parte dei Carabinieri. L’accusa era quella sanzionata dall’articolo 497 ter del codice penale, che punisce chi “illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione”. La difesa del detective, il penalista Quirino Iorio, è riuscita a dimostrare che la sirena apparteneva all'ente che possedeva prima la vettura, acquistata da G.G.. Per questo motivo il giudice monocratico Gianpiero Scarlato ha assolto il detective.