Un’arma in più per il trattamento dei pazienti con insufficienza della valvola mitrale. Al presidio ospedaliero “Frangipane-Bellizzi” primo intervento di riparazione via catetere con dispositivo di nuova generazione nel trattamento per via percutanea di questa patologia.
Nel centro di cardiologia interventistica, realizzato dal direttore generale dell’Asl di Avellino Mario Ferrante, per la prima volta in un ospedale pubblico in Campania, l’équipe di cardiologi interventisti ed ecocardiografisti, guidata da Vittorio Ambrosini, direttore del reparto di cardiologia, con la supervisione della Nedy Brambilla del gruppo San Donato di Milano, ha effettuato una procedura di riparazione via catetere della valvola mitrale con il dispositivo Pascal Precision (dell’azienda Edwards Lifesciences), che rappresenta la più recente tecnologia ad oggi disponibile. La paziente, trattata con successo in soli 47 minuti, è ora in ottime condizioni di salute e verrà dimessa in pochi giorni.
“Una notizia estremamente positiva per i pazienti che soffrono di insufficienza mitralica che, da oggi, potranno beneficiare di un trattamento percutaneo innovativo - commenta il direttore generale Ferrante - L'insufficienza mitralica è la seconda patologia valvolare più diffusa, dopo la stenosi aortica. Da oggi i nostri sanitari potranno trattare ancora più efficacemente i pazienti che soffrono di questa patologia con tecniche all’avanguardia”.
"Con il sistema Pascal precision siamo in grado di trattare in modo efficace e preciso la valvulopatia mitralica, senza dover sottoporre il paziente a un intervento a cuore aperto, vale a dire senza aprire il torace e senza fermare il cuore. - spiega Ambrosini - I risultati sono estremamente soddisfacenti: la protesi permette di ridurre notevolmente il rigurgito valvolare, consentendo la massima precisione di impianto e sicurezza dell’intera procedura”.
L'insufficienza mitralica (o rigurgito mitrale) è una condizione patologica in cui la valvola mitrale non si chiude correttamente. Questo fa sì che parte del sangue pompato dal ventricolo sinistro refluisca nell'atrio sinistro anziché andare in aorta. La prevalenza dell'insufficienza mitralica è pari a circa il 2% della popolazione in generale e aumenta significativamente dopo i 65 anni. I pazienti con un'insufficienza mitralica lieve e asintomatica possono essere monitorati, mentre l'insufficienza mitralica progressiva e sintomatica richiede la sostituzione o la riparazione della valvola.
Va ricordato che i pazienti con insufficienza mitralica severa soffrono di sintomi debilitanti e spesso invalidanti, come affaticamento, ridotta capacità di sforzo, palpitazioni, gonfiori agli arti inferiori. Inoltre, sul lungo periodo, questi pazienti sono soggetti a scompenso cardiaco progressivo, aritmie ed endocarditi.
Il sistema di riparazione viene impiantato tramite un catetere inserito nella vena femorale, che viene guidato fino al cuore. Agganciandosi ai foglietti valvolari, consente un avvicinamento di questi ultimi, con una conseguente diminuzione (se non annullamento) del rigurgito mitralico. Tutto l’impianto è guidato dall’ecocardiografia transesofagea, che consente al medico di controllare in modo preciso il posizionamento del sistema.
Va sottolineato che l’intervento, come di routine al presidio ospedaliero Frangipane-Bellizzi di Ariano Irpino, è stato reso possibile dal lavoro in team con Gaetano Castellano, direttore Uoc anestesiologia e rianimazione e tutta la sua equipe.