Una fiaccola accesa vicino all’altare accanto alla foto della prima comunione di Francesca e sullo sfondo la scalinata verso il cielo raggiunto troppo presto. E’ l’immagine che ha accompagnato la veglia di preghiera in sua memoria nella chiesa di San Nicola a Fontanarosa.
La comunità rispettosa del dolore, su indicazione del parroco ha inteso rimandare ad un altro momento il rito delle condoglianze ai familiari.
Recitati i cinque misteri del dolore, fino alla morte e crocifissione di Cristo e a conclusione, tra le lacrime delle tante persone accorse in chiesa, per far sentire il calore e l’affetto ai genitori di Francesca, persone umili e dedite al lavoro, don Angelo Gaeta ha dato lettura di un pensiero dell’associazione figli in cielo, guidata da Andreana Bassanetti, una comunità di famiglie unite dalla perdita di un figlio o di una persona cara. Ecco alcuni passaggi: “Gesù e Maria, voi solo potete comprendere e conoscere la nostra sofferenza, la più grande: il trapasso dei nostri figli da questa vita a quella eterna. Tutto concorre a ritardare la nostra rassegnazione, perché è una ferita che non cicatrizza, sanguina sempre. Perdonaci Gesù, per la nostra umanità che in questi frangenti dolorosi non ci permette di vedere la luce dove tutto è buio in noi”.
Presente alla veglia di preghiera il sindaco di Fontanarosa Giuseppe Pescatore, ancora frastornato dopo l’accaduto.
“Ho tentato fino all’ultimo di rianimare Francesca insieme ai sanitari del 118, piangendo. Nella mia vita e nel lavoro di medico non mi è mai capitato di sentirmi coinvolto personalmente in una tragedia così immane. Abbiamo fatto davvero l’impossibile ma non siamo purtroppo riusciti e riportarla in vita. Sono momenti terribili, che non potò mai dimenticare”.
In chiesa anche i volontari della Confraternita di Misericordia di Fontanarosa. “Il cielo ha una nuova stella, il paradiso un nuovo angelo. Con profonda tristezza, siamo vicini alla famiglia della piccola Francesca, in un momento di così immenso dolore”!
Dal barista al parrucchiere, dai frequentatori della piazza, alla gente proveniente dai comuni limitrofi, un’attestazione di solidarietà indescrivibile. E’ il cuore del popolo fontanarosano da sempre generoso e solidale e in questo momento di grande prova ancora più unito intorno ad una famiglia distrutta e affranta dal dolore.