Dolce Vita, l'avvocato Petrillo: "Crollano le accuse contro Festa"

Decadute le accuse di depistaggio, induzione indebita e alle ipotesi di corruzione

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Avellino.  

di Paola Iandolo

"Le sentenze della Cassazione hanno depotenziato moolte delle ipotesi di accuse mosse nei confronti dell'ex sindaco Festa e segnatamente hanno depotenziato quelle più gravi". Così l'avvocato Luigi Petrillo, l'indomani del deposito delle motivazioni della Suprema Corte. "Mi riferisco al depistaggio e alle corruzioni. Adesso attendiamo le decisioni della Procura che potrà anche insistere nella contestazione di queste ipotesi di reato e nel caso in cui lo faccia noi avremo la possibilità di vanatre a nostra difesa le decisioni della Suprema Corte di Cassazione che sono assai autorevoli".  L'avvocato Petrillo va avanti e chiarisce "se fossimo in una partita di calcio e ci fronteggiassimo tra squadre, io direi che gli esiti di queste due sentenze sono assolutamente favorevoli per la difesa di Festa. Abbiamo ribaltato come direbbe un allenatore di calcio, un primo tempo nel quale abbiamo subito e adesso siamo in condizione di fronteggiare le accuse della Procura con molti assi a disposizione". Sulle intercettazioni il difensore dell'ex sindaco Festa precisa "noi abbiamo denunciato l'illegittimità delle intercettazioni, ma la Suprema Corte non si è pronunciata su questa nostra denuncia perchè ha ritenuto che non potesse entrare nel merito delle singole intercettazioni percè si tratta di una valutazione di merito. Di fatto ci lascia liberi di ripresentare gli stessi motivi di denunciare al giudice di merito che seguirà". L'avvocato ribadisce che "Festa non doveva essere arrestato, le ordinanze sono illegittime e la prima è stata del tutto smontata e a sostenerlo sono i giudici della Corte di Cassazione". In conclusione l'avvocato Petrillo auspica che "si giunga presto ad una conclusione delle indagini che ormai durano da oltre un anno, dal 31 agosto del 2023, per arrivare quanto prima nelle aule di giustizia dopo gli opportuni approfondimenti del pubblico ministero".