Banda di picchiatori, in Appello decadute le accuse di estorsione ai locali

Riformata la condanna per Perrino e Frasca in tre anni e dieci mesi di reclusione

banda di picchiatori in appello decadute le accuse di estorsione ai locali
Avellino.  

di Paola Iandolo 

 

Banda di picchiatori: scendono a tre anni e dieci mesi in appello le condanne per Marco Frasca e Yuri Perrino, difesi dagli avvocati Gaetano Aufiero e Domenico Dello Iacono. I due sono stati assolti dalle accuse di estorsioni ambientali in danno degli esercizi commerciali in cambio del servizio di security  e vigilanza. I giudici della Corte di Appello di Napoli hanno dunque escluso anche l'estorsione in danno di un locale per scambiasti. Confermata la condanna di primo grado, n appello per Cristian Saggese. Soddisfatti gli avvocati dei due imputati che in Appello hanno visto ridimensionare ulteriormente le accuse mosse nei loro confronti dei loro assistiti.

In primo grado 

In primo grado erano stati condannati a cinque anni e quattro mesi Sebastiano Sperduto, Marco Frasca e Yuri Perrino. Cristian Saggese era stato condannato a due anni e otto mesi. Gli imputati erano stati condannati per detenzione dell’arma, associazione a delinquere, qualche episodio di pestaggio ed estorsioni di tipo ambientale (accuse queste ultime decadute in appello). Maurizio Di Gaeta  (difeso dall'avvocato Alfonso Chieffo) è stato mandato assolto da tutti i capi di imputazione. Gli imputati, inoltre, erano stati assolti dalle accuse del tentato omicidio ed era stata esclusa l’aggravante delle più persone riunite. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Gaetano Aufiero, Claudio Mauriello, Roberto Romano, Mimmo Dello Iacono.