di Paola Iandolo
Sulla morte di Gerardina Corsano, la 46enne arianese deceduta il 31 ottobre del 2023 in circostanze sospette all’ospedale “Frangipane-Bellizzi”, non ci sono ancora certezze assolute sulle cause del decesso. A distanza di un anno la sua morte resta avvolta nel mistero. Intanto i periti del tribunale di Benevento, incaricati di depositare una relazione sulla scorta degli esami autoptici effettuati sul corpo della 46enne, hanno chiesto una proroga.
Dissequestro derrate alimentari
Inizialmente venne sequestrata la pizzeria nella quale Gerardina e suo marito mangiarono la sera precedente, prima di avvertire i malori. Ad oggi le derrate alimentari sono state completamente dissequestrate e per quelle scadute è stato disposto lo smaltimento. Dal botulino si passò all'ipotesi di intossicazione alimentare o di avvelenamento da pesticidi vendute nell’azienda del marito. A distanza di quasi un anno dalla sua morte si continua a brancolare nel buio. Gli avvocati che difendono i tre indagati, i proprietari della pizzeria ed il medico del pronto soccorso che seguì la paziente nei vari accessi al presidio sanitario, non si sbilanciano. Ricordiamo che anche il marito della donna, Angelo Meninno finì al Pronto soccorso, ma con sintomi più lievi. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un presunto avvelenamento per inalazione involontaria di alcuni agenti chimici utilizzati in agricoltura.Intanto i familiari della donna scomparsa - difesi dall'avvocato Giorgione - chiedono di sapere la verità.