di Paola Iandolo
Arriva la condanna definitiva per il cinquantanovenne di Altavilla Irpina accusato di aver abusato sessualmente della sua figlioccia. A mettere la parola fine al processo i giudici della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, che hanno rigettato il ricorso della difesa dell’imputato contro il verdetto emesso a marzo dai giudici della IV Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli, che aveva confermato la sentenza del Gup del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone, condannando il cinquantanovenne a quattro anni e due mesi di reclusione, riconoscendo solo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e disponendo una provvisionale immediatamente esecutiva di 15mila euro per le parti civili. La condanna era stata impugnata dal legale del cinquantanovenne, il penalista Alberico Villani.
La ricostruzione
M.D.A avrebbe somministrato del sonnifero miscelandolo nel the per potere violentare la 17enne, figlia di amici dell’uomo. Violenze che sarebbero avvenute di notte, quando l’uomo si fermava a dormire dalla coppia di amici. E’ quanto emerge dall’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa nei confronti dell'uomo e firmata dal gip del tribunale di Avellino, Francesca Spella. M.D.A. La ragazza ha raccontato che l’uomo si era presentato a casa con una bottiglia di the senza etichette che avrebbe fatto bere solo alla ragazza. Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti sarebbero almeno tre gli episodi di violenza sessuale sulla diciassettenne compiuti dal cinquantottenne di Altavilla Irpina. Tutta la vicenda è stata denunciata dai familiari della ragazza, che sono difesi dall’avvocato Veronica Preziosi e che si costituiti parte civile nel processo.