Sono le foto esclusive della brutale aggressione ai danni dei quattro poliziotti penitenziari in servizio nel carcere Campanello di Ariano Irpino. Una violenza inaudita con danni fisici pari ad una prognosi totale di 70 giorni al pronto soccorso dell'ospedale Frangipane-Bellizzi, quella messa in atto da un detenuto, soprannominato Rambo, considerato dagli inquirenti un torturatore di migranti, seviziati e uccisi, suicidatosi dopo aver messo ferro e fuoco l'intera sezione, fino a far temere il peggio.
Una serata di terrore che solo grazie alla bravura e professionalità degli agenti, i quali tra non poche difficoltà sono riusciti comunque a ristabilire l'ordine, non ha avuto risvolti ancora più tragici.
"Ciò che gli agenti degli istituti irpini come Ariano debbono affrontare quotidianamente è una "realtà surreale". Lo stato attuale delle carceri irpine è sotto gli occhi dell'intera nazione, ma non vi sono ad oggi interventi tangibili finalizzati alla risoluzione di quella che ormai è una vera e propria emergenza."
E' quanto scrivono in una nota Franco Volino segretaria provinciale Uilpa polizia penitenziaria Avellino e Pellegrino Stefano Sorice responsabile segreteria Gau Uilpa polizia penitenziaria Ariano Irpino.
"Tangibili sono al contrario le conseguenze su uomini, donne, genitori, figli, persone che indossano una divisa, che rappresentano uno Stato sordo alle denunce delle problematiche che attanagliano la polizia penitenziaria. La nostra solidarietà agli agenti della casa circondariale di Ariano Irpino, con l'augurio di una pronta guarigione e che il loro quotidiano operato e di tutti i poliziotti penitenziari non sia vanificato da sterili propagande o decreti inidonei ad affrontare l'emergenza carceri".