Non si hanno ancora notizie di Francesco Estatico, il 22enne di Avella giunto in Ucraina per arruolarsi con i separatisti filorussi. Di lui si sono perse le tracce sabato scorso quando, secondo la stampa ucraina, avrebbe tentato di oltrepassare la frontiera del Donpass per unirsi ai miliziani. Ingresso che, dopo i controlli di rito, gli sarebbe stato negato.
Il mistero però, pian piano, comincia a rivelarsi. Il giovane irpino non si trova in stato di arresto. A riferirlo ad Ottopagine un funzionario dell'Ambasciata italiana a Kiev. «Le autorità locali non hanno mai confermato l'arresto, Estatico è stato solo identificato durante un attraversamento di frontiera. Quando gli sono stati chiesti i motivi dell'ingresso e del soggiorno, pare che avrebbe risposto che l'intenzione sua era di ricongiungersi con gli indipendentisti», ha spiegato il funzionario dell'Ambasciata.
Una telefonata che rivela anche un altro aspetto della vicenda. L'ultimo contatto del giovane avellano con la famiglia risalirebbe a venerdì scorso, nel pomeriggio. Dunque 24 ore prima del fermo alla frontiera. Secondo quanto ci riferiscono da Kiev, l'irpino avrebbe rivelato ai suoi genitori di essere in Ucraina, dove è arrivato prendendo un autobus da Napoli, non precisando però il motivo della presenza nel paese sovietico. Un elemento, quest'ultimo, che non fa diminuire le preoccupazioni per le sorti del giovane, che potrebbe ancora ficcarsi in un brutto guaio nel caso intendesse comunque oltrepassare il confine, magari attraverso strade meno istituzionali.
Dall'Ambasciata fanno sapere inoltre di essere costantemente in contatto con Avella e le Istituzioni italiane, e che stanno provando a mettersi in contatto con Estatico ma purtroppo i recapiti telefonici forniti dalla famiglia risultano momentaneamente irrangiungibili.
Faro