E' sempre più avvolto dal mistero il caso di Francesco Estatico, l'irpino sospettato di essersi arruolato con i filorussi. Sarebbe stato fermato in Ucraina durante un controllo di frontiera. La madre, che ha appreso la notizia tramite Ottopagine, è profondamente scossa dalla sparizione del figlio che sapeva all'estero per lavoro.
La donna non ha voluto incontrare i cronisti ma ha raccontato al sindaco Domenico Biancardi che il figlio voleva andare all'estero per una nuova esperienza di lavoro. S'era fatto anche il passaporto. I suoi lo sapevano e avevano mostrato di apprezzare la voglia di crearsi un futuro e la testardaggine di quel figlio che non si arrendeva dinanzi alle scarse possibilità occupazionali offerte dalla provincia irpina e dal Mandamento in particolare.
«La situazione è sotto controllo – spiega la fascia tricolore – La famiglia, seppur in apprensione perché ha appreso la notizia dai giornali, Ottopagine in particolare, viene informata ora dopo ora. Da un momento all'altro contiamo di avere un contatto telefonico diretto con Francesco». ha riferito il primo cittadino di Avella. Lo speriamo anche noi.
Girando per Avella alla ricerca di qualcuno che conoscesse Francesco e ne raccontasse qualche aneddoto, è emersa subito la sua smisurata passione per le armi e per la guerra. «Gli piacevano le storie belliche – racconta Pasquale Layola, capo gruppo scout di Avella, una passione coltivata per alcuni anni anche da Estatico – Era un bravo ragazzo, una persone perbene, proveniente da una famiglia umile. Ha sempre avuto un occhio di riguardo per l'ambiente. Amava il volontariato tant'è che per qualche tempo ha frequentato anche il gruppo comunale di Protezione Civile. Sapevo che era in cerca di un lavoro e che pensava di trasferirsi all'estero. Mai avrei immaginato che potesse finire in Ucraina. Anzi, ancora non ci credo».
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Rocco Fatibene