La strada della morte fa paura a Grottaminarda: via quelle barriere maledette

Non è bastata finora una petizione contro l'indifferenza e il menefreghismo

la strada della morte fa paura a grottaminarda via quelle barriere maledette

Ancora un forte appello dalla strada della morte

Grottaminarda.  

Non è bastato morire, non è bastata una petizione contro l'indifferenza e il menefreghismo delle istituzioni in Valle Ufita, tesa a scongiurare una nuova strage lungo la strada della morte a Grottaminarda. Non sono bastati i continui incidenti avvenuti nel corso degli anni.

Il tratto della Variante di Grottaminarda, meglio nota come la biforcazione della morte, resta pericolosissima soprattutto nelle ore notturne. La presenza delle barriere new jersey è davvero insidiosissima su questo tratto maledetto. 

L'unica ad imporsi con determinazione, prima ancora di diventare sindaca di Castel Baronia è stata Patrizia Reale, reduce da un grave lutto familiare, la morte del giovane Umberto di soli 29 anni nel settembre del 2021. 

"Questa strada è un cantiere aperto da anni e presenta curve tortuose improvvisate, eccessivo restringimento della carreggiata e new Jersey di cemento per formare le curve. Nonostante l'installazione di dissuasori e nuova segnaletica dopo l'incidente mortale del 18/09/2021, si sono verificati moltissimi altri incidenti. Questo pone quantomeno il dubbio che quella in essere non fosse adeguata. La nostra famiglia ha subito una perdita inaccettabile che ha minato in modo indelebile la nostra serenità. Chiediamo giustizia per Umberto.

Rinnoviamo la richiesta:

Chiusura immediata del tratto Variante: Lioni-Grottaminarda, meglio noti come la biforcazione della morte,  fino al termine dei lavori e della sua totale percorribilità. Non possiamo permettere che altre famiglie soffrano come noi. È tempo che i responsabili prendano atto della situazione ed agiscano nell'interesse della sicurezza pubblica."