Concorso vigili, ecco i motivi alla base della distruzione della copia forense

I dai acquisiti dal cellulare di D.M. dovranno essere distrutti

concorso vigili ecco i motivi alla base della distruzione della copia forense
Avellino.  

“Una decisiva e pervasiva carenza di motivazione” e l’assenza di un “nesso di pertinenzialità del telefono cellulare rispetto alle finalità dimostrative a cui il decreto di sequestro è ontologicamente strumentale”. Questi i due motivi per i  quali i giudici della V Sezione Penale della Cassazione hanno annullato senza rinvio il provvedimento dei giudici avellinesi. Decisione che ha portato all'accoglimento del ricorso  proposto dal penalista Gaetano Aufiero, difensore di D. M., il candidato sospettato di aver ricevuto in anticipo le domande per il concorso ad un posto di agente della Polizia locale.

Istanza di distruzione

Un' istanza di distruzione della copia forense eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sul cellulare di D.M. il 26enne indagato nell'inchiesta concorsi pubblici indetti dal comune di Avellino era già stata presentata dall'avvocato Gaetano Aufiero, dopo aver ottenuto l'annullamento del sequestro dai giudici della Corte di Cassazione. La difesa dell'indagato D.M.-  candidato ad un posto di vigile urbano ad Avellino, bloccato l’undici gennaio scorso prima della prova orale dai militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino- aveva ottenuto l'annullamento senza rinvio ad una nuova valutazione del Riesame. lo scorso giugno. Risultato che di fatto potrebbe avere anche effetti sugli atti finiti nel maxifascicolo dell’inchiesta “Dolce Vita”.

La ricostruzione

I magistrati del Tribunale del Riesame per le misure reali, in diversa composizione rispetto alla precedente udienza (per cui era scattato l’annullamento), ovvero il collegio presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato e composto dai magistrati Pierpaolo Calabrese e Lorenzo Corona avevano confermato il sequestro eseguito dai militari delle Fiamme Gialle. La difesa del ventiseienne candidato aveva già sollevato la nullità degli atti che avevano portato al nuovo provvedimento di carattere probatorio firmato dal pm Vincenzo Toscano ed eseguito dai militari del Nucleo Pef della Gdf di Avellino. Le motivazioni saranno depositate tra due settimane.

Le intercettazioni

"Gli ho fatto un pacco… non si trattava delle domande del concorso per vigili urbani di Avellino, piuttosto di domande scaricate da internet e relative ad un concorso espletato a Brindisi per vigili urbani". Questa la versione fornita dall’ex sindaco Gianluca Festa, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giulio Argenio e subito smentita da ulteriori indagini dei carabinieri. Gli inquirenti hanno accertato la corrispondenza tra il materiale ricevuto e fotografato dall’indagato D.M. (candidato al concorso per vigili urbani indetto dal comune di Avellino) il 13 dicembre 2023 e quello relativo alle prove espletate il giorno successivo a Palazzo di Città.