Avellino, disordini e rissa al Palazzetto: i tre indagati davanti al gip Cassano

I tre tifosi irpini hanno risposto alle domande del gip, fornendo la loro versione dei fatti

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Sono comparsi davanti al gip Paolo Cassano i tre tifosi irpini raggiunti dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I tre - difesi dagli avvocati Costantino Sabatino, Rolando Iorio e Gerardo Sanrtamaria - hanno risposto alle domande del gip fornendo la loro versione dei fatti.  Hanno sostenuto di non aver preso parte ai tafferugli. In particolare, il tifoso difeso dall'avvocato Sabatino ha precisato di esser uscito fuori perchè si era diffusa la notizia che i tifosi napoltani stessero danneggiando le auto dei supporters irpini. Una volta verificato ciò che stava accadendo e che la sua auto non era stata danneggiata, ha precisato di esser andato via. I legali sono pronti a depositare l'istanza di revoca della misura davanti al tribunale dei Riesame.

L'inchiesta

L'indagine è stata coordinata dalla Procura e dalla Digos di Avellino, ed ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip presso il tribunale di Avellino, nei confronti di tre persone ritenute indiziate dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, rissa e utilizzo di mazze, bastoni e oggetti contundenti; reati tutti aggravati perché commessi nei luoghi e in occasione di una manifestazione sportiva.

La ricostruzione

I fatti risalgono alla serata del 31 ottobre 2023, quando, in occasione dell’incontro di calcio a 5 valevole per il Campionato di serie A tra le compagini “Sandro Abate” e “Futsal Napoli”, in svolgimento presso il Palazzetto dello Sport di Avellino, un gruppo di circa 40 tifosi napoletani, armati di aste e cinghie, lanciavano in direzione dell’ingresso del citato impianto sportivo petardi, bengala, bombe carta e razzi pirotecnici. Alcuni istanti dopo, circa 80 tifosi irpini abbondonavano i loro settori e si portavano all’esterno del Palazzetto con il chiaro intento di scontrarsi con la tifoseria napoletana. Le forze dell’ordine in servizio di ordine pubblico si frapponevano tra i due gruppi, riuscendo non senza difficoltà, a disperderli e ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante gli scontri un tifoso napoletano, poi identificato da personale Digos, rovinava a terra sotto i colpi di alcuni tifosi irpini, colpito ripetutamente con calci e pugni nonché con l’utilizzo di bastoni. Nel tentativo di sottrarlo alla furia degli aggressori gli agenti, frappostisi tra le due fazioni, venivano anch’essi attinti, con colpi e spintoni, dai tifosi irpini. Le successive attività investigative consentivano, attraverso in particolare la visione delle videoregistrazioni effettuate dalla polizia scientifica in occasione dei fatti, di identificare compiutamente tre soggetti appartenenti alla tifoseria irpina, odierni destinatari delle misure cautelari citate. Nei confronti del tifoso napoletano è stata notificata un’informazione di garanzia perché ritenuto gravemente indiziato del reato di rissa.