Dolce Vita, i tre imprenditori davanti al gip, la difesa: intercettazioni fumose

Solo uno non ha risposto, gli altri due imprenditori hanno fornito chiarimenti al gip Argenio

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Davanti al gip, che ha firmato le misure cautelari, Giulio Argenio stamattina sono comparsi i tre imprenditori sottoposti al divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione. Gli imprenditori sono difesi dagli avvocati Valeria Verrusio, Francesco Iandoli, Angelo Iandolo e Domenico Carchia.

Le difese

"Abbiamo sottolineato l'estraneità del nostro assistito ai fatti contestati. Contestiamo ogni addebito e, inoltre, abbiamo depositato una memoria difensiva", hanno dichiarato gli avvocati Francesco Iandoli e Angelo Iandolo.

"Il mio assistito è desideroso di rendere dichiarazioni in udienza e di spiegare la sua posizione perché si ritiene totalmente estraneo rispetto alle accuse che gli vengono mosse; quindi, sicuramente chiarirà ogni aspetto al GIP" ha affermato l'avvocato Valeria Verrusio davanti a Palazzo di Giustizia prima che iniziasse l'interrogatorio di garanzia del suo assistito.

"Le intercettazioni sono assolutamente fumose, piene di lacune, e dovranno essere approfondite e documentate per fornire una chiave di lettura diversa, concret e reale - ha aggiunto - chiederemo sicuramente la revoca della misura perché è un provvedimento che purtroppo lede non soltanto le persone colpite, ma anche i numerosi dipendenti e le famiglie che lavorano quotidianamente con questi imprenditori i quali saranno di fatto i soggetti colpiti dal provvedimento emesso. Ho già presentato istanze di riesame e siamo in attesa della fissazione dell'udienza".

Si è avvalso della facoltà di non rispondere M.C., difeso dall'avvocato Domenico Carchia.