Avellino, il Consiglio dell'Ordine proclama 5 giorni di astensione

Gravissime le criticità presentate dall'Ufficio del giudice di Pace di Avellino

avellino il consiglio dell ordine proclama 5 giorni di astensione
Avellino.  

di Paola Iandolo 

L’Unione delle Camere penali ha deliberato l’astensione dalle udienze e “da ogni attività giudiziaria” nel settore penale per i giorni 10, 11 e 12 luglio prossimi. Convocati a Roma tutti i Presidenti delle Camere Penali territoriali e “tutti gli iscritti” per partecipare alla manifestazione, che si terrà “con tutte le associazioni sensibili a tale emergenza e con i rappresentanti della politica favorevoli all’adozione di strumenti immediati, volti alla soluzione della crisi in atto”, in Piazza dei Santi Apostoli, l’11 luglio 2024 dalle ore 14.30 La proclamazione dell’astensione, firmata dal Presidente Francesco Petrelli e dal Segretario Rinaldo Romanelli, arriva al termine della conclusione della maratona oratoria, iniziata lo scorso 29 maggio, con cui i penalisti hanno denunciato pubblicamente la mancanza di un “programma di serie riforme strutturali” e di “ripensamento dell’intera esecuzione penale”, oltre alla “irresponsabile indifferenza della politica di fronte al dramma del sovraffollamento ed alla tragedia dei fenomeni suicidari”.

Astensione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino 

Astensione che va ad innestarsi con quella indetta dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, presieduta dall'avvocato Fabio Benigni, indetta da oggi 8 luglio e che si protrarrà fino 12 luglio compreso per le gravissime criticità presentate dall'Ufficio del giudice di Pace, l'eccessiva durata dei processi civili determinata da rinvii delle udienze estremamente lunghi, nonchè dal mancato tempestivo deposito delle sentenze. La totale non considerazione della norma prevista dal codice di rito che sancisce il termine seppure non perentorio di 5 giorni dall'iscrizione a ruolo entro il quale deve essere fissata l'udienza di comparizione, in palese contrasto con lo spirito acceleratorio e deflattivo della Riforma Cartabia.