Rotondi, accusato di usura: torna in libertà 50enne irpino

Accolta l'istanza di revoca della misura dell'obbligo di firma alla polizia giudiziaria

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Rotondi.  

di Paola Iandolo 

Rotondi  - Accusato di essere un usuraio: torna in piena libertà l'indagato 50enne di Rotondi. A seguito di istanza di revoca della misura cautelare dell’obbligo di firma presentata dall’avvocato Giovanna Coppola, il Gip Vincenzo Landolfi del Tribunale di Benevento ha disposto la remissione in libertà dell’indagato irpino.

La ricostruzione

La vicenda risale al gennaio 2024, quando l’indagato venne sottoposto agli arresti domiciliari perchè colto in fragranza del reato di usura, in quanto gli venivano trovati addosso 3 assegni bancari, 1 da 1.300 euro e 2 di 600, emessi della persona offesa, un commerciante, al centro di un altro caso di usura. Il 50enne di Rotondi - difeso dall’Avv Giovanna Coppola -  è stato trovato in possesso anche di 300 euro in contanti. I Carabinieri effettuarono una perquisizione a casa del 50enne. In quella circostanza furono  trovati 600 euro in contanti e un coltellino da taglio. A seguito dell’interrogatorio di Garanzia dell’indagato, in accoglimento delle istanze del difensore, è stato sottoposto alla misura del solo obbligo di firma, oggi revocato.