di Paola Iandolo
Il pubblico ministero ha chiesto 18 anni di reclusione per Pellegrino Crisci, il quarantunenne di Baiano che nel giugno scorso sparò contro la sua ex, Michela Principe ed esplose dei colpi anche contro i carabinieri intervenuti per bloccarlo. Il Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio - dopo aver rigettato nella precedente udienza la richiesta di sottoporre il 41enne ad una perizia psichiatrica avanzata dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Gaetano Aufiero - oggi dovrà emettere il verdetto. La sentenza è prevista nel pomeriggio.
L’agguato
Pellegrino Crisci, nel giugno scorso dopo aver seguito la sua ex compagna Michela Principe, 49enne di Sirignano, l'ha ferita con colpi d’arma da fuoco. La donna voleva presentare un’altra denuncia nei confronti del suo ex, ma venne bloccata dai colpi d’arma da fuoco esplosi contro di lei dal 41enne. Colpi che la raggiunsero ad un braccio. La donna si è costituita parte civile nel processo ed è rappresentata dall'avvocato Nicola D'Archi del foro di Avellino.
Il profilo
Pellegrino Crisci era già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Michela Principe. L’ imprenditore del settore automobilistico, 41enne di Sirignano era sottoposto alla misura perché il 6 dicembre del 2021 aveva aggredito la sua ex compagna, con un coltello, dopo averle rotto il naso. Crisci era anche finito nel carcere di Poggioreale nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli, unitamente a Bernando Cava detto Aldo. Entrambi erano accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore del Mandamento. Misura poi annullata dal tribunale del riesame. Cava e Crisci erano accusati di aver imposto una estorsione ad un imprenditore del Baianese che aveva ricevuto un attentato doloso ai danni di un suo mezzo nell’ottobre del 2020.