Risveglio amaro nelle abitazioni e attività commerciali. Non bastava la furbata della sera con la chiusura ieri alle ore 20.00, ora l'Alto Calore se la prende con calma anche per la riapertura al mattino. Altro che alle ore 6.00. Sono le 7.30 è ancora non vi è traccia. Sembra quasi una sfida alla popolazione. E nessuna istituzione finora si ribella. Un dramma per chi si reca al lavoro, uffici e attività commerciali.
E' una vera e propria interruzione di pubblico servizio. E ci sarebbe già una prima denuncia presentata alle forze dell'ordine da un cittadino a cui potrebbe aggiungersi un'azione molto più incisiva, oltre ad una grande mobilitazione popolare.
Viene rivolto un appello al neo prefetto di Avellino Rossana Riflesso affinchè possa essere convocato un tavolo urgente e alla magistratura che possa fare piena luce sulle reti idriche colabrodo e mancate riparazioni, vera e unica causa degli sprechi.
Un'indagine che avviò con determinazione a seguito di un esposto denuncia l'allora procuratore della repubblica di Ariano Irpino Luciano D'Emmanuele in difesa della popolazione arianese, scongiurando seri problemi di ordine pubblico.