di Paola Iandolo
"Si vede un puntino che prima cammina, poi corre e raggiunge l'auto di Iannuzzi. E' Roberto Bembo, che cade dopo aver inferto un colpo a mani nude ai suoi tre aggressori. Roberto avverte un colpo e mette la mano vicino al collo, capisce che deve andare via e si dirige dall'altra parte barcollando. Bembo era attorniato dai suoi tre aggressori. Fino a quel momento era anche riuscito a sostenere la lite, ma dopo aver ricevuto il colpo alla gola, le forze cominciano a venir meno e, a quel punto, comincia ad allontanarsi dal luogo della rissa".
A descrivere i fatti è l'ispettore della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Avellino, Roberto De Fazio che in aula ha ricostruito la fase cruciale della lite e dell'aggressione subita da Roberto Bembo a colpi di coltello.
L’ispettore De Fazio ha risposto alle domande del Pubblico Ministero, dei difensori degli imputati, gli avvocati Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella, e del difensore delle parti civili, Gerardo Santamaria. I quesiti posti all’ispettore sono stati incentrati, soprattutto, sui movimenti compiuti dai protagonisti. La sua ricostruzione è supportata dalle immagini video acquisite dalle telecamere di un negozio adiacente al parcheggio dove, il primo gennaio del 2022, avvenne l'aggressione mortale di Roberto Bembo. L'ispettore ha precisato che non è stato possibile migliorare le immagini, anche se è stato tentato di renderle più nitide. L’ispettore si è concentrato sulle condizioni fisiche degli imputati dopo l’accaduto precisando: “A casa di Iannuzzi abbiamo sequestrato dei vestiti intrisi di sangue durante la perquisizione. La sera, poi, l’avvocato Aufiero ha comunicato la volontà dei ragazzi di costituirsi presso la Questura di Avellino. Gli imputati sono stati refertati. Iannuzzi aveva un occhio nero e qualche graffio. Daniele Sciarrillo, invece, non aveva segni di colluttazione”.
La prossima udienza è fissata per il 10 luglio 2024, quando saranno ascoltati i testimoni di parte civile.