"Risparmiatori truffati da ex dipendente di banca", il 73enne resta in silenzio

Indagine della Procura di Benevento, l'uomo, di Mirabella, è agli arresti domiciliari

risparmiatori truffati da ex dipendente di banca il 73enne resta in silenzio
Mirabella Eclano.  

AGGIORNAMENTO 11 GIUGNO

Si è avvalso della facoltò di non rispondere al gip Pietro Vinetti, che una settimana fa lo ha spedito agli arresti domiciliari, il 73enne di Mirabbela Eclano, ex dipendente di banca, indagato per truffa aggravata e continuata ed esercizio abusivo esercizio di attività finanziaria. I suoi legali, gli avvocati Nicola e Luigi Marino, hanno chiesto la revoca della misura.

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Avrebbe truffato più persone che gli avevano affidato i loro risparmi. E' per questo che G. C., 73 anni, di Mirabella Eclano, ex dipendente di banca, è finito agli arresti domiciliari per truffa aggravata e continuata ed esercizio abusivo esercizio di attività finanziaria.

Per l'uomo una ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai carabinieri della Stazione di Dentecane, firmata dal Gip su richiesta della Procura di Benevento. Approfittando del proprio passato professionale e con la promessa di investimenti e guadagni, fingendosi promotore finanziario, per anni avrebbe convinto le numerose vittime a farsi consegnare i propri risparmi, circa un milione e mezzo di euro complessivi, senza più restituirli.

Secondo gli inquirenti, il modus operandi dell’indagato era standardizzato: “dopo aver carpito la fiducia della vittima, ottenuta la cifra da investire, consegnava documentazione in carta intestata apparentemente riconducibile all’istituto di credito abusivamente coinvolto nell’affare; la vittima, confidando nel rapporto di amicizia e parentela e rassicurata dalla documentazione cartacea ricevuta, permaneva nella convinzione della bontà dell’affare per anni, fino a quando si presentava la esigenza di liquidità e veniva avanzata all’indagato la richiesta di disinvestimento; a quel punto l'indagato regolarmente prendeva a temporeggiare e rispondeva accampando scuse, suggerendo ai malcapitati di evitare denunce altrimenti i tempi si sarebbero ulteriormente dilatati”.

L'inchiesta era stata avviata dopo le denunce delle parti offese, assistite dagli avvocati Cinzia Capone e Antonio Leone.

 Il 73enne è difeso dall'avvocato Luigi Marino.