Dolce Vita, si attende il deposito del ricorso in Cassazione per Festa

Ricorso che potrebbe essere depositato entro giovedì dai legali dell'ex sindaco

dolce vita si attende il deposito del ricorso in cassazione per festa
Avellino.  

di Paola Iandolo 

A raccontare dei rapporti personali intercorsi tra l'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia (ora sottoposta alla misura interdittiva dai pubblici uffici per un anno) e l'architetto Fabio Guerriero (ordinanza annullata dai giudici del tribunale del Riesame di Napoli) era stata già la responsabile unica del procedimento, ascoltata a sommarie informazioni testimoniali nel maggio 2023.

La donna - funzionaria del Comune di Avellino - aveva riferito delle circostanze in merito agli appalti, ai concorsi, anche su alcuni aspetti della mensa, alla composizione delle commissioni d'esame nonchè su alcuni rapporti personali tra i vari protagonisti dell'inchiesta "Dolce Vita". Circostanze raccontate dalla donna che hanno trovato conferma sia dall'analisi dei tabulati telefonici che dai servizi di osservazione posti in essere dai militari dell'arma del comando di Avellino.  Sulla scelta dei componenti della commissione d'esame sulla quale - ad avviso degli inquirenti - vi era sempre un continua ingerenza da parte dell'ex cittadino. Il tutto per agevolare il sistema che aveva architettato insieme alla Smiraglia: consegnare le domande d'esame alcuni giorni prima delle prove, sia scritte che orali. 

Il ricorso in Cassazione

In settimana intanto i legali dell'ex sindaco Festa - Luigi Petrillo e Concetta Mari - dopo il rigetto del ricorso presentato davanti ai giudici del Riesame, impugnerà l'ordinanza in Cassazione. Il tutto per ottenere l'annullamento della misura cautelare a cui è sottoposto l'ex sindaco, il cui comportamento è stato definito dai giudici di Napoli “allarmante”, la sua personalità "estremamente negativa” in relazione sia alla fase delle indagini, sia a quanto avvenuto nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Per i giudici del Riesame non vi può essere altro che  “una prognosi positiva rispetto al compimento di altri reati”.