di Paola Iandolo
Robert Omo era affetto da un vizio totale di mente e dunque non era capace di intendere al momento del delitto del commerciante cinese ucciso a Monteforte Irpino nel luglio del 2022. E’ questa la conclusione della perizia disposta dalla Corte di Assise di Avellino nell’aprile scorso e affidata a due specialiste: la psichiatra e psicoterapeuta Enrichetta Fotino e la docente di Psicoterapia e consulente in ambito giuridico Rosa Bruno. La relazione verrà discussa domani mattina dalle due consulenti norminate dal tribunale di Avellino nel corso dell’udienza che si svolgerà in Corte di Assise di Avellino presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato.
La ricostruzione
Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti Robert Omo, difeso dall'avvocato Nicola D'Archi, dopo aver preso due martelli in esposizione nel negozio iniziò a colpire dapprima gli scaffali, poi un cliente 49enne Tsankov Krasimir Petrov (a lungo rimasto nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Moscati di Avellino che ha lasciato nell’ottobre scorso) e poi il 56enne Gao Yuancheng, il proprietario dell’attività commerciale, ucciso in tre secondi. Dagli accertamenti peritali è emerso che sferrò diversi colpi di martello sul capo, anche quando Gao era già privo di sensi. I familiari di Gao sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall'avvocato Costantino Sabatino.