di Paola Iandolo
I Ris di Roma hanno esaminato anche il cortile di Via De Santis dove il 9 febbraio scorso è rimasto vittima di un accoltellamento il 54enne, Felice Lippiello. I carabinieri del nucleo speciale hanno effettuato esami antropometrici. Accertamenti che verranno confrontati con le immagini video acquisite dai Carabinieri nell’immediatezza. I militari del Ris, coadiuvati dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Baiano, hanno eseguito per circa due ore e alla presenza anche dei legali dei due indagati, Antonio Falconieri e Francesco Pecchia, degli esami con speciali telecamere al fine di ricostruire tutta la scena,. Dati che poi saranno messi a confronto con le caratteristiche fisiche dei due indagati.
Accertamenti sugli indumenti
Le scorse settimane i Ris di Roma hanno avviato gli accertamenti anche sui reperti rinvenuti nel corso del sopralluogo e delle perquisizioni eseguite dai carabinieri dopo il delitto. In particolare di un cappellino rinvenuto nel cortile dell’abitazione di Via De Santis, oltre ad altri reperti che riguardano i due principali indagati, Salvatore e Francesco Crisci.
L’omicidio
Lippiello, 54enne di Baiano, venne colpito da una coltellata alla gamba sinistra dopo esser stato contattato telefonicamente. Fu proprio lui a chiamare il 118. Riferì all'operatore di essere stato accoltellato alla gamba. Ma quando arrivarono i soccorsi e i carabinieri in via De Sanctis, Felice Lippiello, 54 anni, era purtroppo in condizioni critiche. L'uomo, ferito nel cortile dell'abitazione del fratello, nella zona storica dei “Vesuni” morì sull’ambulanza nel tragitto verso il pronto soccorso. Dall’autopsia emerse che il 54enne aveva anche altre ferite da arma da taglio, quindi vi era stata colluttazione con il suo aggressore e Lippiello aveva tentato di difendersi.
Il precedente
Il 19enne era già stato coinvolto in un’altra vicenda giudiziaria. Infatti rapinò il tabaccaio di Baiano, colpendolo anche al capo con il calcio della pistola, nel marzo 2023. Per quella vicenda rimediò due anni di messa alla prova. Il minore entrò in azione lo scorso 17 marzo, con la pistola in pugno e con il volto coperto dal passamontagna.