Cambio alla guida del Gruppo Avellino del comando provinciale della Guardia di Finanza. Il colonnello Leonardo Erre, al comando del nucleo di polizia economico finanziaria di Trieste , prenderà il posto del colonnello Salvatore Minale, che dopo quasi 3 anni lascerà la guida del comando irpino, per altro incarico.
Minale arrivato nel 2021, dopo aver comandato diversi reparti operativi e territoriali del corpo, tra cui Ravenna, Milano, Busto Arsizio, Roma e Napoli e guidato il gruppo di antifalsicazione monetaria e altri mezzi di pagamento del nucleo speciale di polizia valutaria presso il Ministero delle Finanze, approderà al comando regionale del Molise con la funzione di Capo di Stato di Maggiore.
Sotto la guida del colonello Minale, il comando provinciale delle fiamme gialle di Avellino ha proceduto, a marzo 2023, al sequestro di crediti d’imposta più alto di sempre in Italia. E’stata scoperta, infatti, una truffa da record per un valore complessivo di circa 1,7 miliardi di euro per ecobonus e bonus edilizi con perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il colonnello Erre, 48anni, originario di Amelia (Terni), titolato scuola di polizia economico finanziaria, proveniente dal nucleo di Venezia, da settembre del 2020 guida il nucleo Pef delle fiamme gialle di Trieste. Nel corso della sua carriera, l’ufficiale ha ricoperto, tra gli altri, incarichi di staff presso il comando generale ed il ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché ruoli operativi alle sedi di Bologna e Cagliari e Venezia. In Irpinia per Erre sarà la prima esperienza alla guida del comando provinciale del corpo.
Il colonello di Terni ha condotto una fra le tre più grandi operazioni antidroga sotto copertura mai condotte in Europa: 38 ordinanze di misura cautelare, 4,5 tonnellate di cocaina sequestrate per un valore – una volta sul mercato – di circa 250 milioni di euro. Con il supporto operativo del Gico e del Goa e sotto il coordinamento del procuratore capo Antonio De Nicolo della direzione distrettuale antimafia del Friuli Venezia Giulia e del pubblico ministero Federico Frezza – ha smantellato uno dei principali canali di smercio della cocaina colombiana in Italia.