Carcere Sant'Angelo dei Lombardi: "Siamo dimenticati da tutte le istituzioni"

Un forte grido d’allarme da parte degli appartenenti alla polizia penitenziaria

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Dramma carceri

Sant'Angelo dei Lombardi.  

"Siamo dimenticati non solo dal dipartimento ma anche dall’amministrazione regionale. Tante le promesse, ma fatti zero".

Sono stanchi gli appartenenti alla polizia penitenziaria che lavorano alla casa circondariale di Sant’Angelo dei Lombardi.

I rappresentanti sindacali Uspp dei 90 uomini della polizia penitenziaria chiedono a gran voce poche cose: vertici stabili e fissi, che i detenuti facinorosi che si sono resi attori di altri reati all’interno dell’istituto, vengano trasferiti e l’assegnazione di qualche agente.

Si parla di una decina di agenti provenienti dai corsi che stanno per ultimarsi, solo per far fronte alle assenze a lungo termine ed ai pensionamenti. Da anni ormai, si succedono direttori e comandanti dirottati in missione ad altri istituti . Si sentono abbandonati non solo dal loro dipartimento ma anche dalla politica regionale.

"Una situazione già critica che, con l’estate alle porte, rischia di diventare una vera e propria emergenza -  sottolinea il delegato Uspp della polizia penitenziaria regionale della Campania Repola Maurizio che fa notare come - la totale insufficienza di personale nelle carceri impedisce a chi svolge questo lavoro di poter esercitare il diritto alle ferie.

Con un organico ridotto all’osso, mentre Sant’Angelo dei Lombardi con la pianta organica mai rivista non può attendere nessun dei circa 500 nuovi prossimi assunti, è concreto il rischio che le lavoratrici e i lavoratori della polizia penitenziaria non possano andare in ferie."

Tutti gli appartenenti alla segreteria provinciale e locale sono uniti a fianco del loro delegato regionale, pronti a porre in atto tutte le forme di manifestazione possibili, affinché la loro voce venga ascoltata.