di Paola Iandolo
" A Stellantis chiederemo di innalzare ancora di più i livelli di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, pur riconoscendo gli investimenti fatti in questa direzione che hanno consentito di evitare errori" precisa Giuseppe Zaolino della Fismic. Questa una delle richieste che i sindacati metteranno sul tavolo durante l'incontro che si terrà lunedì mattina nello stabilimento di Pratola Serra per confrontarsi su quanto accaduto a Domenico Fatigati, 52enne manutentore di Acerra, deceduto giovedì mattina durante il turno di lavoro 6-14. "
Il documento unitario
"Lunedì mattina consegneremo un documento unitario al direttore dell'Unione Industriali di Avellino - ha continuato il segretario Zaolino - per chiedere un ulteriore approfondimento e innalzare il tetto della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo momento sappiamo che nel mondo metalmeccanico ci sono zone in cui bisogna intervenire e lo faremo con la logica di persone che non vogliono strumentalizzare l'accaduto, ma che hanno solo il desiderio di far lavorare meglio e in condizioni di sicurezza al 100 per 100. Non più zone d'ombre. Dobbiamo comprendere che il lavoro serve per vivere e non si può andare a lavoro per morire".
"Chiediamo chiarezza"
"Nel caso in cui dovesse partire un processo noi non escluderemo nulla. Ovviamente vogliamo capire cosa è successo, quali sono le cause dell'incidente avvenuto giovedì e soprattutto vogliamo capire cosa si farà per evitare il ripetersi di questi episodi. La storia dell'Fma è fulgida, trent'anni di produzione senza mai infortuni gravi. Purtroppo è successo qualcosa che nessuno di noi si aspettava. Ora dobbiamo reagire e la stessa azienda ha reagito aprendosi alla trasparenza per fare chiarezza. In questo momento siamo impegnati per far si che la trasparenza e la chiarezza prevalgano in tutti i luoghi di lavoro, non solo in Stellantis perchè la vita viene prima di tutto".