Omicidio-suicidio ad Avellino, fissata l'autopsia sulla salma di papà e figlia

Arriva anche la denuncia di Don Vitaliano Della Sala sui servizi sociali

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Avellino.  

di Paola Iandolo

"I servizi sociali andrebbero riorganizzati meglio". La denuncia arriva da Don Vitaliano Della Sala, parroco di Mercogliano al microfono di Otto Channel tv, dopo il tragico episodio di sangue avvenuto a Bosco dei Preti, dove Costantino Mazza (63enne idraulico) ha ucciso con un colpo d'arma da fuoco la figlia, Alessandra. "Con questa mia affermazione non voglio puntare il dito contro chi lavora, chi si prodiga a questo lavoro con passione ed abnegazione, ma ci vorrebbe una riorganzzazione". Allo stesso tempo scuote le coscienze. "Non giriamoci dall'altra parta, non facciamo finta di non vedere le esigenze e le difficoltà degli altri. Ora, ad esempio, sto seguendo personalmente una signora di Atripalda, con diverse problematiche. Riusciamo ad aiutarla perchè i vicini di casa si sono attivati e ci hanno segnalato il caso". 

Il caso della famiglia Mazza

In molti sostengono che la famiglia di Alessandra, con i suoi distrurbi psichici e diversi tso disposti per lei negli ultimi tempi, sia stata lasciata da sola nel gestire una situazione molto seria. I genitori anziani non riuscivano più a seguire Alessandra. Tanti testimoni e i vicini di casa - che ben conoscevano la famiglia Mazza - sostengono che Costantino ed Alessandra Mazza si adoravano, vivevano l'uno per l'altro. A loro dire il gesto del papà - di puntare la pistola dapprima contro sua figlia e poi contro se stesso - sia stato dettato dalla disperazione nel quale era piombato negli ultimi tempi. Intanto è stato fissato per lunedì 19 febbraio alle ore 12 il conferimento incarico da parte del pubblico ministero Antonella Salvatore al medico legale per eseguire l'esame autoptico sulla salma dei due congiunti.