Ad emettere la sentenza nei confronti di un 32enne, di origini somale, tratto a giudizio con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate, il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale, presieduto da Gian Piero Scarlato, giudici a latere Pierpaolo Calabrese e Lorenzo Corona. I giudici, all’esito della camera di consiglio dopo la discussione del difensore di fiducia del 32enne, hanno ritenuto insussistente l’accusa di violenza sessuale ed hanno inflitto al giovane solo una multa di 600,00 euro, per l’ipotesi di lesioni semplici. Il pubblico ministero Cecilia De Angelis, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto per il 32enne extracomunitario una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. Una vicenda, quella che si verificò, presso il centro sociale di Avellino, Samantha Della Porta, che destò molto clamore, in quanto le asserite condotte di violenza sessuale si sarebbero verificate proprio all’interno della struttura di accoglienza della Caritas.
Stando a quanto riferito dalla denunciante la stessa sarebbe stata in più occasioni costretta a subire, con violenza e minaccia, atti sessuali contro la sua volontà, ad opera del suo connazionale. Condotte moleste poste in essere dal 32enne nei confronti della vittima, nei pressi dei servizi igienici della struttura di accoglienza di via Morelli e Silvati. Il giovane difeso dall’avvocato Angelo Polcaro, inizialmente rispondeva anche di rissa aggravata, ma da quest’accusa già era stato prosciolto, con sentenza di non doversi procedere in fase di udienza preliminare, dal Gup del Tribunale di Avellino. Una vicenda venuta alla luce, solo quando, la donna, come dalla stessa dichiarato nella querela sporta, stanca di subire le continue violenze, si sarebbe ribellata al 32enne e aiutata da sua amica avrebbe reagito cercando di picchiare il suo molestatore. Una reazione che portò ad una colluttazione fisica tra i tre, il 32enne e le due donne, sfociata in una vera e propria rissa, all’interno della struttura Caritas. Per tentare di bloccare la rissa i responsabili del centro di accoglienza furono costretti ad allertare le forze dell’ordine.
Sul posto, infatti prontamente giunsero due pattuglie della squadra Volante della Questura di Avellino, che rinvennero il 32enne, accusato di violenza sessuale, trattenuto con forza da una delle due donne, mentre l’altra, con un sasso cercava di colpirlo. Intervento provvidenziale, quello degli agenti della polizia, che evitò il peggio, che provvidero a separare i corrissanti e a ripristinare l’ordine. A quel punto, la donna trovò il coraggio di raccontare alle forze dell’ordine quanto era stata costretta subire nei giorni precedenti. Da qui la denuncia nei confronti dell’uomo, per violenza sessuale, rissa e lesioni aggravate. Ora l’epilogo della vicenda con la sentenza emessa dal Tribunale di Avellino che in accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Angelo Polcaro, ha mandato assolto con formula piena il 32enne, perché il fatto non sussiste dal reato di violenza sessuale, comminandogli soltanto una multa di 600,00 euro, previa esclusione delle aggravanti, per il reato di lesioni.