A processo per aver soppresso il cane, assolta ex direttrice del carcere

Santa Lucia di Serino, l'ex direttrice irpina assolta perchè il fatto non sussiste

a processo per aver soppresso il cane assolta ex direttrice del carcere
Santa Lucia di Serino.  

 L'allora direttrice della casa circondariale di Ravenna, una 58enne originaria di Santa Lucia di Serino (Avellino), e il consorte, ieri sera sono stati assolti dall'accusa di maltrattamento del loro cane, un vecchio labrador, "perché il fatto non sussiste". E dalla sua soppressione in concorso con un veterinario, "perché il fatto non costituisce reato". La Procura - come riportato dai due quotidiani locali ravennati- aveva chiesto invece condanne di 6 mesi e 20 giorni a testa. Al termine del medesimo rito abbreviato, il Gup Corrado Schiaretti ha prosciolto anche i genitori del veterinario per un fucile da caccia calibro 12 trovato durante le perquisizioni all'ambulatorio: la madre per particolare tenuita' del fatto e il padre perché il fatto non sussiste (era stata chiesta la condanna dei due a 4 mesi e 140 euro di multa). Il decesso del cane - Balto, di 15 anni - avvenuto per eutanasia il 19 agosto 2020, aveva fatto scattare l'inchiesta a carico del noto veterinario ravennate Mauro Guerra, in questo momento a processo in dibattimento. Il 10 dicembre successivo, durante un controllo all'ambulatorio nella frazione di Sant'Antonio, gli inquirenti avevano trovato in una scatola di polistirolo 615 mila euro in contanti. E avevano puntato la loro attenzione anche su altro materiale di possibile valenza probatoria che ha portato a contestare a Guerra vari reati tra cui eutanasie illegali e sbrigative condotte, per l'accusa, senza adeguate diagnosi come su Balto appunto.