Lo sguardo fisso nel vuoto, come a voler esorcizzare la paura. Una mano, su cui poggia la testa della donna, a sostenere i pensieri piacevoli che attanagliano soprattutto gli anziani, le persone sole, i più deboli e indifesi, ormai costretti a combattere quotidianamente con la paura che prima o poi una irruzione possa verificarsi anche nella propria abitazione.
Se fino a qualche tempo fa stare dietro i vetri della finestra poteva significare avere contatto con il mondo esterno, oggi questo semplice gesto è diventato quello di chi da quella postazione fa la vedetta, di chi scruta il buio alla ricerca di un movimento sospetto, di una macchina sconosciuta, di un transito insolito, di un lampeggiante delle forze dell'ordine in loro aiuto. Ed anche il calore di casa, il posto più sicuro in cui trascorrere le proprie serate, diventa una specie di prigione.