Aste Ok, si aggrava la posizione dell'ingegnere Formisano: finisce in carcere

Accolta la richiesta del pm della Dda per l'imputato nel processo Aste Ok

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Avellino.  

  di Paola Iandolo

E' finito in carcere l'ingegnere Gianluca Formisano. Accolta dunque anche la richiesta di aggravamento della misura cautelare per Formisano presentata dal pubblico ministero della Dda di Napoli, Henry Jhon Woodcock nel corso dell'udienza di ieri.

Le nuove indagini

Dalle ulteriori indagini a carico di C.D.N, C.D.N. e D.M è emerso che Formisano avrebbe condizionato la testimonianze dei tre quando furono ascoltati in aula. Per questo motivo nell'udienza di ieri il tribunale di Avellino, in composizione collegiale aveva già proceduto all'acquisizione dei verbali di sommaria informazione (ai sensi del 500 comma 4 e 5 codice di rito). 

Le intercettazioni

Dalla chat tra l'utenza di C.D.N e Formisano sarebbe emerso che "il condizionamento dei testi sia stato determinato dall'imputato in cambio di offerte di denaro o di altra utilità". Pertanto il tribunale rilevando la violazione delle prescrizioni imposte a Formisano con l'applicazione degli arresti domiciliari, consistenti anche nel divirto di comunicare con persone estrane al suo nucleo familiare, hanno preso atto che la misura in essere non fosse più idonea a scongiurare la reiterazione dei reati. Di qui l'aggravamento e il trasferimento in carcere da ieri sera.