Degna sepoltura per Ernest ad Ariano, Franza: "Era un dovere morale"

La tragedia del giovane nigeriano trovato morto in una galleria sbalzato da un treno in transito

La triste storia del giovane nigeriano

Ariano Irpino.  

E’ stato solo il rumore del vento ad accompagnare la salma di Ernest, prima di essere sepolta nella terra, in uno spazio, messo a disposizione dal comune nel cimitero di Ariano Irpino.

E’ qui che riposerà per sempre il 30enne nigeriano trovato privo di vita dopo essere stato sbalzato da un treno in una galleria a Pianerottolo, lungo la tratta ferroviaria Benevento-Foggia.

Il cordoglio del sindaco Enrico Franza a nome di tutta la città che con questo gesto di solidarietà non è rimasta distratta e indifferente di fronte ad una morte così tragica. Una sinergia tra servizi sociali e comune ha permesso di risolvere la vicenda dopo il nulla osta della procura di Benevento e la grande disponibilità e sensibilità umana del responsabile dell'obitorio Pietro Giannetta. Nessuna associazione arianese si è fatta avanti per manifestare un semplice gesto di affetto e solidarietà. Presente solo Francesco Santosuosso Hub diffuso di innovazione sociale "Alda Merini".

La donazione

E' stata l'impresa di onoranze funebri Lo Conte,  attraverso i fratelli Grasso così come accaduto già in altre circostanze analoghe, una fra tutte la triste morte di Kwaku Addai a Bisaccia nel dicembre 2011 a mettere a disposizione tutto gratuitamente, carro funebre, trasporto dall'obitorio al cimitero, bara. 

Sulla bara di Ernest adagiata nella terra un fiore lanciato delicatamente da Marisol e un saluto commosso di Nunzio, uniche persone presenti insieme agli addetti alle onoranze funebri

C'è chi è passato indifferente, senza neppure fermarsi durante la benedizione di Padre Paolo. Neppure la curiosità di affacciarsi e chiedere il perché di quella bara solitaria. 

"Una degna sepoltura, ma una triste fine. Come città di Ariano - ha detto il sindaco Enrico Franza, presente insieme all'assessore Toni La Braca -  abbiamo avvertito il dovere morale di restituire la dignità ad un uomo che ha avuto purtroppo una tragica fine. Un uomo giovane, di cui sappiamo poco purtroppo. Ci auguriamo che si possano anche rintracciare e contattare i familiari per porgere loro le condoglianze e il cordoglio della nostra città."

Da Babacar Gassama mediatore culturale al Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Lacedonia riceviamo e pubblichiamo:

Un ringraziamento di cuore va ad Ottopagine che ha portato alla luce questa triste storia, agli organi inquirenti per la rapidità delle indagini, al sindaco del comune di Ariano Irpino Enrico Franza, al presidente del consiglio comunale Luca Orsogna, alla responsabile dei servizi sociali ambito A1 Rosanna Ruccio, alla chiesa al vescovo Sergio Melillo, il cappellano del cimitero padre Paolo, all'impresa di onoranze funebri Lo Conte che ha messo a disposizione tutto gratuitamente, al responsabile dell'obitorio Pietro che è stato molto sensibile e disponibile, alla Polfer di Benevento e a quanti hanno mostrato vicinanza e solidarietà a questo dramma umano."

Fuori sede ma vicino con la mente e il cuore don Costantino Pratola: "Sono vicino con la preghiera soprattutto e con la sofferenza perchè questo nostro fratello è morto in questa disgrazia e soprattutto da solo, in cerca chissà di che cosa. E' questa la tristezza più grande."