Era previsto l’avvio dell’istruttoria dibattimentale per Robert Omo, il 25enne nigeriano responsabile del delitto di Gao Yuancheng, ma l’udienza è stata rinviata al 10 gennaio perché il nigeriano è andato in escandescenza in cella e dunque non è stato tradotto in tribunale. I giudici della Corte di Assise di Avellino hanno deciso così di rinviare il processo, dopo aver sfoltito la lista testi.
La richiesta
Robert Omo, il 25enne nigeriano che colpì con il martello - il 30 luglio 2022 – il commerciante cinese Gao Yuancheng e ferì gravemente un cliente, Tsankov Krasimir Petrov, nelle precedenti udienze è stato dichiarato capace di intendere e volere al momento del delitto. Questa la decisione della Corte di Assise presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato, dopo che il legale del 25enne - accusato di omicidio aggravato da futili e abietti motivi, tentato omicidio con le stesse aggravanti e per il furto dei due martelli – l’avvocato Nicola D'Archi, aveva presentato una istanza al Tribunale affinché fosse verificata la capacità di stare a processo del suo assistito e anche la capacità al momento dell’azione omicidiaria.
I fatti
Omo, aveva già aggredito un volontario della Caritas e dopo il litigio aveva raggiunto a piedi Monteforte Irpino. Una volta all'interno del Beautiful City, il negozio gestito da anni dalla vittima Gao Yuancheng (i cui familiari sono costituiti parte civili e sono rappresentati dall’avvocato Costantino Sabatino) prima colpì il bulgaro che si trovava vicino alla cassa e poi accanì contro entrambi mentre erano ancora a terra. Per Gao Yuancheng non ci fu nulla da fare, Krasimir invece dopo un lungo periodo di ricovero al Moscati si è salvato. L'uomo era stato bloccato dai residenti della zona, due operai della Giordangomme e dai Carabinieri della Compagnia di Baiano.