Aste OK, in aula una testimone ha ricostruito le presunte minacce e le violenze psicologiche subite dagli imputati Armando Aprile e Livia Forte. E’ stata un’udienza particolarmente sentita per la testimone citata dall’avvocato Roberto Saccomanno, difensore dell’imputata Livia Forte, soprannominata Lady Aste.
La donna ascoltata nell’aula della Corte di Assise di Avellino, aveva perso un immobile e il suo intento era quello di rientrarne in possesso quanto prima. In aula ha precisato che "per rientrare in possesso dell'immobile, aveva svenduto un altro appartamento. Ho versato un assegno di 70.000 euro come caparra a Livia Forte. Ho cercato anche di ottenere un mutuo, ma purtroppo non l’ho ottenuto. Ho subito violenze psicologiche inimmaginabili. Livia Forte ha preteso 1.000 euro al mese per sei mesi.
Questi soldi sono stati trattenuti dalla somma che mi doveva restituire. Mi ha restituito 49.000 euro e ha trattenuto 1.000 euro al mese. Di questi mille euro, 500 erano per lei e 500 erano per l'altro socio, Armando Aprile". Una testimonianza contrassegnata anche da molti “non ricordo” e da diverse “versioni”. Stando a quanto emerso in aula la somma complessiva dell’accordo era pari a circa 125mila euro. Cifra che la teste non ha precisato con esattezza. Inoltre il pubblico Ministero della Dda di Napoli Henry Jhon Woodcock ha chiesto alla testimone di descrivere l'incontro con Armando Aprile, avvenuto il giorno prima dell'asta.
La donna ha dichiarato: "Mia figlia ha registrato l'incontro anche se devo precisare che noi non abbiamo partecipato a quell'asta". La testimone ha proseguito raccontando altre presunte minacce subite da parte di Armando Aprile e indirizzate ai suoi familiari, ma non solo: "Armando Aprile mi deve ancora 20.000 euro, soldi che non ho mai recuperato". La donna ha concluso precisando che la sua denuncia, insieme alla registrazione effettuata da sua figlia che immortalerebbe le presunte minacce, è stata già consegnata presso il comando dei carabinieri di Avellino. Si torna in aula il 17 novembre.
Aste Ok, in aula ricostruite le presunte minacce subite da una teste
Si torna in aula il prossimo 17 novembre
Avellino.