Coppia intossicata, dall'Istituto Superiore di Sanità la verità su Gerardina

I consigli del virologo Atripaldi: "Meglio consumare prodotti industriali"

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Ariano Irpino.  

Il caso della coppia intossicata ad Ariano Irpino, dagli esami sugli alimenti all'Istituto Superiore di Sanità la verità sulla morte di Geradina Corsano.

Ieri è stato eseguito il primo esame sul cadavere della donna ma non filtrano indiscrezioni. La 46enne è morta all'ospedale Frangipane in seguito ad una intossicazione alimentare. Era stata ricoverata assieme al marito, Angelo Meninno, ora al Cotugno di Napoli dove però non è in pericolo di vita.

La coppia aveva cenato in una pizzeria arianese, sospetti sull'olio piccante servito a tavola. Domani a Roma, all'Istituto Superiore di Sanità, si procederà ad esaminare i vasetti contenenti olio con peperoncino, salumi conservati sott'olio e altri alimenti.

Si tratta di esami particolarmente delicati per stabilire se ci siano tracce di tossine botuliniche. Sul caso è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Benevento e i familiari della donna chiedono giustizia.

Nel frattempo Luigi Atripaldi, già direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia del Cotugno, fornisce alcuni consigli per evitare il rischio botulino: "Bisogna acidificare le verdure con una soluzione di acqua e aceto ma in ogni caso sarebbe meglio evitare di preparare le conserve in casa e consumare prodotti industriali che vengono sterilizzati a temperature molto elevate con sistemi diversi rispetto a quelli casalinghi".