Lo hanno arrestato perchè avrebbe perseguitato e minacciato il sindaco di Pietradefusi, il centro nel quale risiede. E' quanto racconta una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita dai carabinieri di Mirabella Eclano a carico di Luciano Guida, 49 anni, chiamato in causa per fatti che vanno da aprile allo scorso luglio. Per lui le ipotesi di reato di stalking, minaccia a pubblico ufficiale e porto illegale di un coltello.
Secondo gli inquirenti, presentandosi ripetutamente in Comune, il 49enne avrebbe molestato il primo cittadino Gaetano Musto, pretendendo un sostegno economico per i suoi bisogni (da 30 a 50 euro), per la ristrutturazione e la pulizia dell'abitazione e anche per effettuare il passaggio di proprietà di un veicolo (170 euro).
Visite, quelle negli uffici del'Ente, che sarebbero state accompagnate, oltre che da offese pesantissime, da minacce: “Io vengo a casa tua, faccio del male a te e alla tua famiglia... Tengo una pistola seppellita... Ti do fuoco...Ti lascio a terra”, avrebbe detto. Il 7 giugno, poi, aveva telefonato al 112 ed aveva rivolto espressioni dello stesso stampo intimidatorio nei confronti del sindaco: “Vado lì e con un'accetta li spacco la testa... Lo uccido e poi mi vengo a costituire...”.
Parole che avevano allarmato i militari, che erano intervenuti in casa di Guida e gli avevano sequestrato un coltello che custodiva in una tasca del jeans.
L'attività investigativa era partita dopo la querela della parte offesa, comprensibilmente preoccupata per i comportamenti che avrebbe subito. Gli elementi acquisiti hanno indotto il Pm a chiedere e ad ottenere dal Gip una misura restrittiva per Guida, difeso dall'avvocato Mario Cecere.