La tragedia di Mestre ha fatto riaffiorare alla mente il ricordo e il doppio strazio delle comunità di Monteforte Irpino e Pozzuoli in quella tragica sera del 28 luglio 2013 quando un bus di ritorno da Pietrelcina con a bordo pellegrini puteolani sfondò il guardrail del viadotto Acqualonga sull'A16, volando giù nella scarpata. 40 morti, la più grande tragedia autostradale italiana che, con la sciagura di Mestre, ha riaperto una ferita. Emilio Matarazzo vigile del fuoco di Avellino, oggi in pensione, fu tra i primi soccorritori ad intervenire quella sera. "Purtroppo riuscimmo a salvare solo 8 persone estraendole dalle lamiere ma quello che provai è qualcosa di indescrivibile. Ieri in televisione ho rivisto le stesse scene strazianti. Ricordo perfettamente quella sera; avevamo da poco fatto il cambio turno quando arrivò la chiamata. Ci precipitammo sul posto e davanti ai nostri occhi si materializzò un'autentica catastrofe che mi segnerà per sempre".
"Mestre come Acqualonga: ho rivissuto lo strazio di quella tragedia"
Il vigile del fuoco Emilio Matarazzo fu tra i primi soccorritori in quella sera del 28 luglio 2013
Monteforte Irpino.