Carceri, Mele: "Più attenzione per i detenuti. Basta bimbi negli istituti"

Il garante irpino ha incontrato la donna che ha tentato il suicidio a Lauro: è fuori pericolo

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Avellino.  

Carceri nel caos in Irpinia. E' di ieri la notizia di una detenuta a Lauro che ha tentato il suicidio ingerendo candeggina; la 39enne è fuori pericolo ma il suo gesto ripropone la drammaticità della condizione che si vive negli istituti penitenziari.

“Sapete bene che sono tanti i suicidi e i tentativi di suicidi in Irpinia - spiega il garante dei detenuti Carlo Mele -  Le carceri vanno attenzionate. Il periodo estivo acuisce questi disagi per una serie di condizioni e la malattia mentale rischia di prendere il sopravvento. Incontrerò la detenuta e cercherò di capire quale è stato il motivo del suo gesto. La pena deve essere rieducativa e bisogna investire di più su figure professionali in questo senso”.

All'Icam di Lauro sono nove le detenuti, tra italiane e straniere, con 10 figli al seguito. Per Carlo Mele avere i bambini dietro le sbarre è eticamente inaccettabile. “Il carcere, per quanto possa essere bello e colorato, è pur sempre un carcere. I bambini non devono stare in carcere in un paese civile, è inaccettabile. Devono vivere la loro età nella normalità”.