Avellino, Aufiero: la giustizia e la magistratura prima del consenso elettorale

L'avvocato Gaetano Aufiero si augura che la nota dell'Anm ponga fine alle polemiche

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Avellino.  

 

 

di Paola Iandolo 

Corteo per Roberto Bembo, dopo la Camera Penale Irpina anche l’Associazione Nazionale Magistrati è scesa in campo, manifestando la solidarietà al giudice travolto dalle polemiche. “L’Anm non si è schierata dalla mia parte, ma come è giusto che sia si è schierata a favore della magistratura, della tutela della giustizia e del corretto amministrare la giustizia”. A sostenerlo l’avvocato Gaetano Aufiero, difensore di Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi i due indagati accusati del delitto di Roberto Bembo (21enne di Mercogliano morto l’11 gennaio nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Moscati di Avellino per le conseguenze delle gravi ferite riportate nella rissa avvenuta a Capodanno).

Le reazioni l’indomani del corteo

La polemica era nata dopo la decisione del gip Fabrizio Ciccone di attenuare la misura per i due indagati e che il 28 luglio hanno lasciato il carcere per essere sottoposti ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Decisione fortemente contestata dagli amici di Roberto Bembo che l’indomani mattina fecero trovare davanti all’ingresso del tribunale di Avellino uno striscione con la scritta vergogna. Ed ancora lo scorso 7 agosto è stato organizzato un corteo silenzioso per chiedere giustizia per Roberto e per chiedere che gli autori del delitto ritornassero in carcere. Corteo che aveva preso le mosse da Mercogliano ed era giunto fino davanti al palazzo di giustizia. Corteo che ad avviso dell’avvocato Gaetano Aufiero “non doveva essere autorizzato ed è stato un gesto di inciviltà perché le decisione dei magistrati si rispettano sempre”. 

Il commento dell’avvocato Aufiero

“Quello che è stato segnalato qualche giorno fa e che oggi è stato evidenziato nella nota dell’Anm era semplicemente questo. Bisogna rispettare la magistratura, rispettare i provvedimenti che legittimamente adotta e non fare cortei o manifestazioni di piazza per invocare provvedimenti di forca, perché tutto ciò non ha nulla a che fare con la giustizia e con il corretto modo di amministrare la giustizia. Io non devo commentare la nota, che è chiara, così condivisibile e credo che ogni mio commento sarebbe inutile, superfluo, pleonastico. Mi auguro che questa nota ponga la parola fine a questa vicenda che ho voluto sollevare nell’interesse della giustizia ed indirettamente nell’interesse dei miei rappresentati. Mi auguro che questa nota possa consentire l’imminente celebrazione del processo su una vicenda così grave in un clima sereno, nel rispetto delle parti, della legge. Ci sarà una sentenza che dovremo tutti rispettare, pur non condividendola o impugnandola.

 

Gli attacchi al penalista

Nei giorni scorsi l’avvocato attraverso facebook ha subito attacchi, minacce e offese. “Spero che questa nota possa essere letta e condivisa da tutti, soprattutto da coloro che a sproposito hanno richiamato la Costituzione, il diritto di manifestare, il diritto a fare cortei davanti al palazzo di giustizia. Mi riferisco in particolare ai rappresentanti dell’istituzione cittadina di Mercogliano, ai post del sindaco Vittorio D’Alessio. Queste questioni sono più importanti del futuro consenso elettorale. La giustizia, la libertà, il rispetto dei magistrati, delle istituzioni e il tutto non può passare in secondo piano per un interesse elettorale”.