Giustizia per Bembo: da Mercogliano ad Avellino la marcia silenziosa dei 400

Dopo la scarcerazione dei presunti assassini la manifestazione di protesta fino al Tribunale

giustizia per bembo da mercogliano ad avellino la marcia silenziosa dei 400

"Sono orgogliosa di essere sua madre, in tanti lo amavano. Ora la Giustizia sia giusta"

Avellino.  

Almeno 400 persone persone, forse di più, ragazzi, famiglie con bambini, in tanti indossavano la maglietta con il numero 11 con su scritto "Bembone". Hanno marciato silenziosi e compatti da Mercogliano al Tribunale di Avellino per chiedere giustizia. In testa al corteo la foto di Roberto Bembo, tragicamente accoltellato la notte di capodanno a Torrette di Mercogliano. I genitori e quanti lo hanno conosciuto e amato chiedono giustizia.

I presunti assassini del 21enne, Niko Iannuzzi e Luca Sciarrillo, 28 e 31 anni, sono stati rilasciati e messi agli arresti domiciliari per scadenza dei termini, una decisione che ha deluso e sconfortato i familiari. 

Il corteo è partito alle 19 da Piazza Municipio a Mercogliano ed è giunto intorno alle 21 in Piazzale De Marsico davanti al Tribunale di Avellino, a testimoniare la sete di giustizia per un omicidio assurdo. Negli occhi dei suoi amici lacrime e commozione. Alla guida del corteo la madre e il padre di Roberto. 

"La giustizia non solo è lenta, ma qualche volta diventa ingiusta - ha detto la madre ringraziando tutti quanti hanno preso parte alla manifestazione - Stiamo aspettando risposte da sette lunghi mesi. La presenza di centinaia di persone stasera testimonia quanto si sia fatto voler bene, e io posso solo dire oggi di essere orgogliosa di essere la madre di Roberto.  Ma non perdiamo la speranza. Confidiamo ancora nella giustizia. Alle 03:50 di oggi, il mio avvocato mi ha comunicato il deposito della perizia. 

Davanti al Palazzo di Giustizia si è formato un cerchio silenzioso, alcuni amici di Roberto si sono seduti a terra. "E' un modo per dire che noi non ci arrendiamo finchè questo tribunale non farà veramente giustizia. Roberto e tutti noi meritiamo giustizia perché non si può morire accoltellati a 21 anni" dicono alcuni suoi amici. 

Le indagini sono guidate dal sostituto procuratore Vincenzo Toscano. L'omicidio avvenne la notte del 1 gennaio 2023 davanti a un bar di Torrette di Mercogliano. A colpire alle spalle con tre fendenti sarebbe stato il 31 enne Nico iannuzzi, figlio di un ex boss del clan Partenio. Sciarrillo avrebbe colpito Bembo al volto con un tirapugni. A scatenare l'aggressione una lite per motivi di parcheggio. A difendere i due accusati dell'omicidio l'avvocato Gaetano Aufiero. 

Il 21 enne di Mercogliano ha lottato tra la vita e la morte per dieci giorni all'ospedale Moscati di Avellino, poi il suo cuore ha ceduto.