Al carcere di Bellizzi un pranzo di speranza, Maddalena: si può cambiare

La testimonianza di una detenuta nel corso del pranzo organizzato dal Garante dei detenuti

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Avellino.  

Giornata particolare per le detenute del carcere di Bellizzi Irpino. Nel teatro dell'Istituto penitenziario, promosso dal garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, d'intesa con la direttrice del carcere Concetta Felacosi è tenuta l'iniziativa: un pranzo con abbracci dentro le mura.
"Le detenute hanno incontrato figli e familiari per condividere una giornata di gioia, ricca di emozioni. Una giornata in cui loro hanno cucinato per i loro congiunti. Un’iniziativa che ripeto per la sezione femminile mirata a curare il mantenimento degli affetti familiari. Rinsaldare i rapporti fra recluse e i loro piccoli", così il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. "Fortunatamente, in un'estate torrida come questa, ci sono iniziative come questa che mi danno un po' di speranza. Tuttavia, il tema del carcere deve essere affrontato seriamente come parte della riforma della giustizia. I politici a Roma parlano di riforma della giustizia in generale, ma cosa succede con il sistema carcerario? Chi si occuperà di questa questione? Questo è l'appello che lancio oggi, qui, insieme a queste persone e queste famiglie, affinché si passi dalla reclusione all'inclusione sociale", dichiara il garante Ciambriello.

La direttrice Concetta Felaco

"Stiamo cercando di promuovere iniziative positive e programmi di prevenzione - ha detto la direttrice Concetta Felaco -  ad esempio per limitare l'uso di sostanze stupefacenti e l'accesso a telefoni cellulari. Stiamo anche valutando l'implementazione di strumentazioni per condurre giornate di prevenzione. Tuttavia, dobbiamo fare i conti con le lamentele e le segnalazioni che riguardano non solo la Campania, ma l'intera amministrazione penitenziaria, che ha subito tagli di bilancio e una mancanza di assunzioni di personale. Abbiamo in arrivo possibilità di assunzioni, con 28 nuovi arrivi che verranno distribuiti a breve, di cui 18 per le pulizie e 10 per il corpo di polizia penitenziaria. Riteniamo che questa sia una buona notizia, poiché avremo nuove risorse e giovani desiderosi di lavorare in un ambiente che offre formazione e opportunità di crescita professionale". 

Maddalena Pagani (detenuta e collaboratrice de il Mattino)

Collabora salturiamente con il Mattino, lo fa insieme al Garante Ciamrbiello e lo fa  principalmente per condividere i pensieri e per lanciare un messaggio a tutti gli altri detenuti. "Si sbaglia e non si torna indietro ma si può cambiare - ha detto - . Ho vissuto molte situazioni difficili. Sono madre, moglie e figlia, gli anni sono tanti di reclusione ma si va avanti. Non è facile qui dentro,abbiamo discusso molto di questa carenza di personale. Spesso viene solo detto e non si agisce.  Ci sono troppe questioni da affrontare. Quindi, se posso fare solo un appello, anche se sono solo una goccia nell'oceano, voglio dire a chi può ascoltare, a chi può sentirsi coinvolto e a chi ha il potere, di rafforzare questo concetto".