Aste Ok, indagine sui tre carabinieri di Avellino: disposta l'archiviazione

Il gip Rotondi ha accolto la richiesta del pubblico ministero Cecilia Annecchini

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Avellino.  

 

 

di Paola Iandolo 

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino non hanno redatto nessun falso verbale nell’ambito dell’inchiesta Aste Ok. A sostenerlo il gip Marcello Rotondi che ha disposto l'archiviazione del procedimento a loro carico. Il Gip Marcello Rotondi ha condiviso le conclusioni a cui era giunto il pubblico ministero e la discussione del difensore dei militari, il professore Giuseppe Della Monica, nel corso della discussione in aula della opposizione all’archiviazione presentata dal professore Carlo Taormina per l'imputato Gianluca Formisano, archiviando le accuse nei confronti dei militari dell’Arma. Per questo motivo sono cadute le accuse nei confronti dei tre militari. I verbali di sommarie informazioni dei testi non sono stati manomessi e nessun abuso in atti d’ufficio e violenza privata è stata commessa nella fase delle indagini da parte dei militari che ascoltarono i testi.

La ricostruzione


Le indagini erano state avviate dopo la trasmissione degli atti da parte del Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduto dal giudice Roberto Melone, dei verbali relativi alle testimonianze in aula di due esecutati (ascoltati il 16 e 30 settembre 2022) nel settembre 2022. A questi due verbali trasmessi dallo stesso Tribunale si era aggiunta a novembre la querela sporta contro i carabinieri del comando provinciale di Avellino, dall’imprenditore di Serino, Gianluca Formisano -  ancora ai domiciliari - difeso dall'avvocato Taormina.