Cervinara, omicidio Zeppetelli: dure condanne per i due imputati

La sentenza di primo grado potrebbe essere impugnata dai legali dei due imputati

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Cervinara.  

di Paola Iandolo

Condannati a 16 anni di reclusione Alessio Maglione considerato l’esecutore materiale del delitto e a 12 anni Giuseppe Moscatiello, imputato in concorso in omicidio. Si è chiuso così il caso dell'omicidio di Nicola Zeppetelli, che avvenne il 19 febbraio 2022 a Cervinara, in piazza Loffredo, proprio davanti al circolo gestito dalla vittima. Stando alle indagini, Maglione esplose cinque colpi di pistola all’indirizzo di Zeppetelli, che fu ucciso all'istante. I due sono stati condannati anche al risarcimento dei danni e delle spese legali a favore delle parti civili, nonché all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Gli avvocati dei due imputati - Maglione difeso da Pasquale Napolitano e Giulia Cavaiuolo e Moscatiello difeso dall’avvocato Luigi Petrillo - potrebbero presentare appello.

Le richieste del pubblico ministero

Il Pm Cecilia Annecchini aveva chiesto la condanna a 27 anni per Maglione e a 24 per Moscatiello (ridotte di un terzo per la scelta del rito abbreviato) e quindi a 18 anni per Maglione e 16 anni per Moscatiello. Al termine delle richieste del Pm hanno discusso gli avvocati di parte civile. In particolare l’avvocato Vittorio Fucci, che rappresenta 4 familiari, ha tenuto una discussione di oltre un’ora e mezza, nel corso della quale ha fatto un’accesa contestazione nei confronti della Procura per “la mancata contestazione di quelle che erano le aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e della premeditazione”. Inoltre l’avvocato Fucci ha contestato la Procura anche in relazione “alla configurazione rappresentata del dolo eventuale, sostenendo invece il dolo pieno”. Lunghissime discussioni anche per l’avvocato Rolando Iorio e l’avvocato Marianna Febbraio. Nella sua discussione, l’avvocato Rolando Iorio, ha chiamato più volte "balordi" i due imputati, infastidendoli non poco. L’avvocato, ancora, ha ampiamente criticato le scelte del Pm Annecchini, “che non ha inteso contestare alcuna aggravante, né quella della premeditazione, né quella dei futili motivi, né quella della crudeltà”.

Le dichiarazioni spontanee dell'imputato

 Nel corso dell’udienza preliminare sono state rese delle dichiarazioni spontanee dall'imputato Alessio Maglione quest'ultimo ha detto che “tutto sarebbe partito da un litigio avvenuto poco prima tra lo stesso Maglione  e il fratello della vittima (difeso dall'avvocato Iorio e costituito parte civile). Dopo il litigio Maglione si sarebbe recato da Nicola Zeppetelli per chiarire la situazione e trovare una soluzione. Questa versione è stata assolutamente smentita dal fratello della vittima.